GLI STUDENTI DELL'UNIVERSITA' DI GENOVA IN VISITA AL PIACENZA CALCIO

Piacenza, 16 gennaio 2019

Gli studenti della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Genova hanno fatto visita al Piacenza Calcio insieme al professor Patrizio Bruzzo, compagno di corso di mister Franzini al Master di Coverciano, assistendo alla sessione di allenamento della prima squadra e, in sala stampa, porgendo domande allo staff tecnico. Questi tutti gli interventi:

“Come è organizzata la preparazione estiva e la settimana tipo durante il campionato?”
Arnaldo Franzini, allenatore: Quest’anno è stato particolare, unico, con tutti i rinvii che ci hanno complicato il precampionato: siamo stati in preparazione due mesi e mezzo anziché i soliti 40 giorni. Io parto sempre con il lavoro di possesso palla delimitando il campo, il martedì è il giorno più pesante della settimana. Successivamente propongo partite a tema, con palla a terra, ricerca immediata della profondità e del goal, alla fine subentra un lavoro aerobico, abbiamo una scaletta che rispettiamo. Preferisco lavorare a secco in questo periodo anche per evitare infortuni, evitando situazioni potenzialmente rischiose. Il mercoledì al mattino facciamo allenamento in palestra e proseguiamo al pomeriggio con un lavoro di forza, partite a pressione in campo ridotto e con pochi giocatori. Giovedì facciamo una partita amichevole tra di noi, venerdì ci concentriamo sulla parte tattica, creiamo una situazione difensiva con palla a secco e il sabato facciamo una rifinitura, per la maggior parte centrata su palle inattive sia favore che contro. Riposiamo il lunedì.

“Com’è suddiviso il lavoro settimanale tra campo e palestra?”
Paolo Giordani, preparatore atletico: ogni parte dell’allenamento è strutturata. Durante la settimana dividiamo in due l’allenamento: la prima parte si svolge in palestra dove ogni giocatore ha una scheda di lavoro individuale frutto di un’attenta analisi. Questa dipende anche dai problemi che ha avuto in precedenza come infortuni, operazioni, ecc. In base a tutto questo, subentra questa scheda di 20 minuti da fare 2 volte a settimana, così ogni giocatore può integrare il lavoro in campo individualmente. Credo molto nel lavoro individuale e nella prevenzione. Penso che il recupero degli infortuni e la prevenzione siano i punti principali per portare la squadra a raggiungere un ottimo livello. Abbiamo anche strutture al di fuori della nostra che ci permettono di migliorare la forma fisica dei nostri calciatori. Nella seconda parte del riscaldamento c’è il lavoro di gruppo con l’allenatore, questa parte è quella più tecnica ed inerente alla partita.

“Qual è il ruolo del secondo allenatore e come si incastra nella gestione del gruppo?”
Andrea Lussardi, vice allenatore: I miei compiti in campo sono quelli di preparare esercizi tecnici che vadano a completare il riscaldamento del preparatore atletico. In questo periodo preferiamo un’attivazione tecnica per evitare infortuni. Aiuto il mister con gli esercizi, a volte dividiamo la squadra in due e io gestisco i ragazzi che rimangono a seconda di quello che mi viene chiesto. Fuori dal campo preparo le partite, visioniamo direttamente noi le partite, montando i video a seconda delle richieste del mister, guardiamo molte partite di squadre avversarie e della nostra. Io e il preparatore atletico ci occupiamo anche del riscaldamento pre partita. Ciò consiste in partitelle in campo ridotto e aumentiamo il ritmo usando il pallone. Il secondo allenatore deve essere una sorta di consigliere, non deve superare l’allenatore ma deve aiutarlo nel migliore dei modi facendo, se necessario, anche da filtro coi giocatori.

“Come avviene la preparazione dei portieri? E’ cambiata nel corso degli anni?”
Massimo Ferrari, preparatore portieri: il gioco con i piedi per il portiere è diventato fondamentale come per un giocatore di movimento. Il martedì è la giornata delle corse, della didattica su queste situazioni. Tutte le altre situazioni sono inserite negli altri giorni, preferisco sempre allenare le caratteristiche principali dei miei portieri, come esplosività, tempi di reazione, riflessi, in quanto dominano quelle. Successivamente inseriamo il gioco con i piedi.

Ufficio Stampa Piacenza Calcio 1919