INTERVISTA A SIMONE INZAGHI

Piacenza, 3 maggio 2020

Abbiamo incontrato Simone Inzaghi, piacentino cresciuto in biancorosso che, con la nostra maglia, ha fatto il suo esordio nella massima serie mettendo a segno 15 reti in 30 presenze. Ecco le sue parole.

Quali sono i tuoi ricordi più belli legati alla tua esperienza in maglia biancorossa nelle giovanili e soprattutto al tuo esordio in serie A con la maglia della tua città.
-Non mi dimenticherò mai l’esordio con la maglia della mia città contro la Lazio. Quel giorno non sapevo neanche se andavo in panchina, mister Materazzi mi disse che avrei giocato da titolare: roba da non credere. Quel goal annullato che mi sembrava regolare, ero già sotto la curva ad esultare quando mi voltai e non vidi nessuno dietro di me: il gioco era già ripartito. Poi arrivò l’1-1 finale con il mio primo goal di testa contro la Lazio: un segno del destino.

Se dovessi dire un grazie in merito all’avvio della tua carriera da calciatore, quale sarebbe la prima persona che ti verrebbe in mente?
– Il più importante per me è stato Giuseppe Materazzi, ha avuto il coraggio di farmi debuttare contro la Lazio, lo ringrazio ancora tutt’ora per questo. Successivamente ringrazio anche Eriksson, mi ha lanciato nel grande calcio con la Lazio.

Quali figure sportive sono state importanti nella tua crescita di calciatore prima e di tecnico dopo?
– Per quando riguarda i calciatori che hanno fatto parte della mia carriera iniziale ricordo: Stroppa, Piovani, Rastelli, Manighetti, Mazzola, Cristallini, Statuto, Rizzitelli, Dionigi (era anche in camera con me). Ho un grandissimo ricordo di queste persone.

Venti goal nelle competizioni europee (di cui 13 reti in Champions League) che fanno di te il miglior marcatore della Lazio nelle coppe europee: un traguardo sportivo unico per un piacentino di cui andiamo orgogliosi.
– Si ne sono molto orgoglioso, i venti goal europei mi rendono tutt’ora il record man della Lazio. Sono stato l’unico italiano ad aver fatto quattro reti in una sola partita di Champions contro il Marsiglia, è qualcosa di emozionante che ricordo sempre con piacere.

Hai seguito il Piacenza Calcio in questi ultimi anni?
– Il Piacenza l’ho sempre seguito, dal fallimento alla rinascita, alla Serie B mancata l’anno scorso a Siena. Lo seguo sempre con attenzione.

Un pensiero ai tuoi ex tifosi biancorossi e alla tua città
– Fa piacere vedere che sono tornati numerosi allo stadio nel corso di questi ultimi due anni. Bisogna crederci sempre e vorrei vedere il Piacenza in Serie A. Ma un passo per volta: prima la B e tra un paio di anni la massima serie.

Ufficio Stampa Piacenza Calcio 1919